In merito al quesito “sotto quali alberi si trovano i porcini?”, innanzitutto è opportuno chiarire che sotto quel nome esistono diverse specie, affini tra loro, che per i micologi ricadono all’interno della sezione Boletus del genere Boletus. Per la legge italiana si tratta del famoso “Boletus edulis e relativo gruppo”.
In Italia le specie (al di là di taxa minori, verosimilmente non validi, descritti solo sulla base di habitat, portamento o colore della superficie pileica) sono 4, peraltro non proprio equivalenti per quanto riguarda le caratteristiche organolettiche.
In generale si tratta di simbionti obbligati, ma a largo spettro, non dunque esclusivi di una specie arborea. I porcini sono in effetti distribuiti in tutto l’emisfero settentrionale, associati ad alberi e arbusti appartenenti a diverse famiglie.
Per riassumere il panorama italiano possiamo affermare che:
Boletus aereus, il porcino nero più “mediterraneo”, si trova di preferenza nei querceti (di farnie, di cerri, di roverelle, di querce da sughero) . Ma questo fungo vive in simbiosi anche con il castagno, il carpino e fra i cespugli di cisto in macchia mediterranea.
Boletus edulis, il più versatile, si trova soprattutto sotto faggio, castagno e abete rosso, ma anche altre essenze arboree e addirittura bassi arbusti a diverse altitudini fino a situazioni estreme in alta quota sotto uva ursina.
Boletus pinophilus nasce sia sotto le latifoglie, soprattutto castagni e faggi, sia sotto le conifere (pini e abeti), di solito ad altitudini piuttosto elevate. Possibilmente anche nelle formazioni di mirtillo nero
Boletus reticulatus (= aestivalis) preferisce le latifoglie, soprattutto fagacee (castagno, roverella), ma si trova anche nelle radure dei boschi di abete rosso. Anche i boschi di carpino e probabilmente cespugli di ericacee e ginepro sono possibili luoghi di crescita.
dott. biol. Davide Palumbo
(Registro Nazionale Micologi n° 1854)
(Ordine Nazionale Biologi 064371)