Il fungo Prugnolo (Calocybe gambosa)

E’ un fungo ricercato e raccolto tradizionalmente in diverse regioni italiane, dove è conosciuto con diversi nomi vernacolari. Tra le ragioni del suo “successo”, l’aroma peculiare e l’improbabile confusione con specie tossiche nella stagione di crescita, ovvero in primavera. Tra i vari nomi, popolari ma anche scientifici (obsoleti) ricorrono i riferimenti al giorno di San Giorgio, che cade appunto a fine aprile, e ad alcune specie di rosacee. In quei mesi e negli stessi ambienti la confusione è possibile con funghi del genere Entoloma, riferibili al gruppo di E. clypeatum, comunque commestibili ma con sporata rosa e aroma differente. Meno probabile la confusione con alcune specie del genere Melanoleuca. Nulla dunque di tossico.
E’ doveroso specificare che saltuariamente il fungo Prugnolo fruttifica anche in autunno; in questo caso il panorama di specie tossiche con le quali può essere facilmente confuso è assai ampio.
In sintesi, dunque, è bene considerare il fungo Prugnolo un regalo esclusivo della primavera, e astenersi dalla raccolta nel caso che durante un’escursione autunnale ci sembri di riconoscerne qualche esemplare.